mercoledì 16 novembre 2011

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PROBLEMA
Come si può intuire dallo scatto, mi trovavo in macchina, quando mi è capitato in fila davanti un furgone di gelati MOTTA. Non ho potuto evitare di studiare l'immagine che c'era sul retro, apparentemente ingenua, apparentemente innocua dal punto di vista dell'analisi del sessismo in pubblicità stradale che sto conducendo. Tuttavia... Tuttavia, gli stereotipi erano tutti lì, belli stampati; certo, stereotipi delineati molto più sottilmente di altre volte, ma chi ha detto che quelli sottili fanno meno male? Ragazza (bella) in canottiera, di profilo, col seno ben in evidenza, rivolta verso il centro a ricevere la scritta proprio verso i seni, bocca aperta a ricevere il gelato che il ragazzo le porge, presumibilmente dopo averlo morso per far vedere l'interno al latte. Il ragazzo in magliettina a righe è, come al solito, molto ordinario, destituito della pur minima attrattiva erotica e si limita a sorridere con un bel ciuffo sulla fronte, per fare moderno. Perché siano stati sistemati di spalle in quella strana posizione, senza nemmeno intrecciare le braccia nel vecchio gioco della campana, non lo so. 
SOLUZIONE
Per non sbagliare ho deciso che per il futuro facevo a meno dei gelati MOTTA. Il mondo è pieno di gelati. Anche d'inverno.
PS 
Spesso, quando i contenuti sessisti (almeno quelli che io credo di identificare come tali) non ci sembrano evidenti al primo colpo o possono sembrarci dubbi, può essere utile un semplice esercizio di fantasia: provare ad invertire le parti tra l'uomo e la donna rappresentati e scoprire che quelle realmente stampate sono le più vicine alla disciplina sessista tuttora vigente. In questo caso, per esempio, avremmo avuto un ragazzo di profilo verso il centro, con la bocca aperta e la ragazza in maglietta di profilo verso l'esterno che gli presenta il gelato. Personalmente credo che l'avrebbero bocciata prima di stamparla. Mancava, come minimo, l'attrattiva costituita dal seno della ragazza.

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