sabato 31 dicembre 2011

18 come finisce l'anno?

PROBLEMA
E come deve finire? Finisce come era cominciato, cioè male! Con un po' di rumore in più sul tema del sessismo, con la pubblicità in continuo peggioramento, molti giri di parole intorno al problema di genere, il Palazzo meno maleodorante e questa ragazza GUESS alla stazione di Genova che ci dice di essere nostra. Io, personalmente non lo voglio. Rifiuto questa ennesima offerta di ragazza da letto. E intanto guardo incazzato la galleria della Stazione Principe oscenamente invasa da questo costosissimo impianto reclamistico, mentre le fabbriche licenziamo lavoratrici a centinaia. Che schifo!


SOLUZIONE
Chiudiamo l'anno sbattendo la porta in faccia a tutte queste persone colpevoli di guadagnare dei soldi, cioè di fare profitto, producendo messaggi disgustosi e velenosi. Per quanto riguarda GUESS, avevo da tempo immemorabile smesso di acquistare i loro prodotti per le tante campagne sessiste precedenti. Mi auguro per l'anno nuovo che tutte coloro che potranno adotteranno quotidianamente la lotta di questo blog. Non sarà agevole, ma sarà utile. Auguri.

venerdì 30 dicembre 2011

17 la lotta OMSA


“Le lavoratrici Omsa invitano tutte le donne ad essere solidali con loro, boicottando i marchi Philippe Matignon, SiSi, Omsa, Golden Lady, Hue Donna, Hue Uomo, Saltallegro, Saltallegro Bebè, Serenella e vi sarebbero grate se voleste dare il vostro contributo alla campagna, anche solo girando questa comunicazione a quante più persone potete, se non altro per non alimentare l’indifferenza.
Le lavoratrici Omsa ringraziano per l’aiuto e il supporto che vorrete dar loro quali ennesime vittime di una legislazione che protegge sempre più gli interessi unicamente lucrativi degli imprenditori e non la vita e la condizione lavorativa dei di­pen­denti.

Questa volta ospito un appello di lotta e ci metto pure una mia fotografia di un cartellone milanese con uno marchi citati dalle lavoratrici. 

SOLUZIONE
O per adesione alla lotta contro il profitto selvaggio o per adesione alla lotta contro la pubblicità sessista... sono sicuro che questi prodotti usciranno da oggi dalla mia lista della spesa. Il mondo è pieno di lavoratrici sfruttate ma anche, ne sono sicuro, di consumatrici e consumatori sensibili alla loro lotta. 

giovedì 8 dicembre 2011

16

PROBLEMA
In questi giorni c'è un intero quartiere di Milano rivestito di figurine pubblicitarie con una donna che da lontano sembra impiccarsi, per di più lo fa nuda, avvolta in maniera ridicola da un nastro rosso e bianco per i lavori in corso. Cosa ci vorrà dire questa immagine? Perché qualcuno che spende dei soldi per reclamizzare l'apertura della GALLERIA BORROMEO SHOPPING CENTER ha avuto un'idea così assurda e infelice, per di più accompagnandola con la solita scritta a doppio senso "scopriteci"? Cosa succede in questo luogo dal 24 novembre, si scoprono donne a disposizione del pubblico?
SOLUZIONE
Non voglio nemmeno conoscerle le risposte, tiro dritto sul ponte della circonvallazione, sicuro che non metterò mai piede nella GALLERIA BORROMEO SHOPPING CENTER. Il mondo è pieno di "shopping center", anche conosciuti come "mercati coperti coi magazzini dentro". E con questo fanno due.

venerdì 2 dicembre 2011

15

PROBLEMA
Di ritorno dalla presentazione del mio libro a Valdagno (VI), dove per due giorni avevo parlato a una cittadinanza straordinariamente sensibile delle radici culturali della violenza "sociale" sulle donne in pubblicità stradali, mi sono fermato all'autogrill RISTOP lungo l'autostrada e cosa ti trovo? Proprio una di queste "cartine" necessarie alla diffusione degli stessi concetti che avevo appena finito di descrivere: un bel manifesto che incitava a consumare in quel punto di ristoro, utilizzando un volto femminile impegnato in una simulazione allegorica di sesso orale. Naturalmente a una donna e non a un uomo. L'uomo era su un altro manifesto e aveva la solita faccia neutra e sorridente, del tutto priva di allusioni penetrative. L'altra donna ammiccante sullo sfondo è impegnata invece a dire "benvenuto", perché si sa, le donne in autostrada non guidano...   
SOLUZIONE
Sono entrato al RISTOP, ho fatto la pipì e sono ripartito per mangiare un panino alla fermata successiva. L'autostrada è piena di autogrill.
NOTA 
Attenzione: ho scritto "simulazione allegorica di sesso orale" non "sta facendo sesso orale" perché ci vedo anch'io. Ma i segni, si sa, non sono tutti uguali.