lunedì 14 novembre 2011

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PREMESSA
So bene che la decifrazione dei contenuti discriminanti, violenti, mercificatori di una quantità enorme di pubblicità stradali non è sempre agevole e condivisa, soprattutto se si basa su una lettura "surfista" di queste immagini "sessiste" (che significa "discriminanti per genere" e non "che alludono a rapporti sessuali", anche se a volte alludono anche a questi). Perciò in questo blog introdurrò di tanto in tanto campagne di facile lettura come questa.
PROBLEMA
Molti metri quadrati di un palazzo su viale Sarca sono destinati in queste settimane ad accogliere un cartellone che pubblicizza un apparecchio telefonico ANYCOOL dualsim. E per fare ciò utilizza tutti insieme elementi tipici del sessismo pubblicitario: ci presenta innanzitutto una donna e non un uomo, la mutila delle parti che potrebbero restituirle un'identità, cioè gli occhi, parte della testa e il corpo tutto, la presenta diversamente vestita, le dipinge un'unghia di rosso, utilizza addirittura la sua bocca per infilarci dentro, come se fosse un lecca-lecca, l'apparecchio stesso e glielo fa succhiare. Cosa potrebbe fare di più questa donna con il pezzetto di figura che ci lasciano vedere? 
SOLUZIONE
L'idea del dualsim non è niente male. Scartata l'idea di acquistarne uno ANYCOOL, mi metto alla ricerca di un altro dualsim. Il mondo è pieno di dualsim? Mah. Questo non lo so. Magari dovrò aspettare ancora un po'...

5 commenti:

  1. Caro Ico, sono molto contenta di vedere che il tuo blog è in piena attività.
    Un abbraccio e buon lavoro!

    Maddalena Fiocchi

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  2. e poi Anycool così come vanity fa veramente schifo. Se mi devo comrpare un cellulare cinese me lo compro da internet e non in un negozio solo perchè ha il dualsim..non so come mai quelle sottospecie di giocattolini (e vorrebbero venderli pure a noi donne, secondo lo stereotipo: la donna non capisce un cazzo di tecnologia) costano tra l'altro un occhio sulla testa. Oltre il dual sim non hanno un cacchio di prestazioni..se devo spendere qualcosa in più mi compro un iphone o un samsung galaxy e non un cellulare rosa perchè è umiliante che abbiano applicato il colore rosa pure ai cellulari e che ora esistono cellulari da umo e per donna.
    Per me i migliori cellulari rimarranno quelli con sistema operativo android (sopratutto i samsung), i nokia (quelli di ultima generazione superano perfino l'iphone) e ovviamente l'iphone. Io mi sono presa un iphone non perchè sono una che si vuole far vedere perchè ho fatto sacrifici per comprarlo e lo dico a tutti ma perchè io desidero un telefono molto tecnologico e non un giocattolino da donna scema, come se le donne non fossero in grado di usare un cellulare e comese noi usassimo un telefono solo per chiaccherare con le amiche e smanettare con gli sms. Questa pubblicità è l'ennesima conderma degli stereotipi sessisti che relegano la donna ad oggetto sessuale e a deficiente. E poi cichiediamo perchè non riusciamo ad avere credibilità! la tv la puoi spegnerema i cartelloni no!

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  3. comunque il dualsim c'è. ho visto alcune marche carine in negoziodi elettronica e pure in internet. Per me anche se costano tra i 70-100 euro sono soldi sprecati perchè oltre ildualsim non hanno nulla, sono giocattolini. Secondo meil target sarà di bambine di 12-13 anni infatti è vergognoso che questa pubblicità rappresenta le ragazzine in questo modo, giocando sul fattoreLolita ed erotizzando il corpo delle teen, perchè sono sicura che quella della foto è una "teenager" visto il target e la posa che ricorda il film "lolita" ed è vergonoso perchè siamo di fronte alla mercificazione del corpo delle bambine o meglio pedofilia.

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  4. a proposito di bambine, se guardate il sito di anycool scoprirete che la testimonial non è affatto una bambina, comunque per il resto condivido l'analisi. Nei prossimi tempi avremo sempre più bambine nelle pubblicità

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  5. anche a proposito del primo commento delle 04:23 sono perfettamente d'accordo. ma perché non vi firmate? io la faccia ce la metto. mettetecela pure voi. Diventiamo persone oltre che consumatori. Io dico"io Ico Gasparri non compro più questo" ditelo pure voi

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