martedì 18 giugno 2013

Tiramisù e succhia!

Ma complimenti! Complimenti davvero signori e (sicuramente anche) signore dalla MAGNUM. Sono anni che continuate su questa strada e non mollate. Questa sì che si chiama determinazione! Io invece sono stufo di questa perenne allusione alla fellatio. Sì a mettere il pene in bocca alle donne. Non ne posso più. Sta diventando un'ossessione per voi. E anche per milioni di donne che se lo sentono richiedere in continuazione e di uomini che non si sentono uomini se non lo fanno in bocca a una donna. Che le piaccia o meno, non importa. 
Non ci piace più. Forse non ci è mai piaciuto vedere il nostro sesso sfruttato da voi per vendere gelati e fare profitti. E allora sapete cosa faccio io?
Continuo come ormai faccio da anni a non comprare gelati della MAGNUM perché le vostre pubblicità mi fanno schifo e sono pagine di insegnamento alla violenza sulla donna. Mi compro un altro gelato, magari artigianale e senza fellatio. Il mondo è pieno di gelati e... di fellationes liberamente scelte da uomini e donne.

16 commenti:

  1. la fellatio (come il cunnilingus) è una pratica erotica legittima e bellissima se per l'appunto è consensuale come ogni atto sessuale.
    Un uomo ha il diritto di chiedere una fellatio, una donna ha il diritto di accettare o rifiutare (e può essere anche lei a prendere l'iniziativa, stesso discorso per il cunnilingus)

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    1. "stesso discorso per il cunnilingus"..ovviamente lì l'iniziativa la prende lui (e il mio discorso si limita ai rapporti etero ma ovviamente queste pratiche si fanno legittimamente anche nelle coppie omo

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  2. Grazie al commentatore doppio per le preziose e imprescindibili informazioni relative alle sue opinioni in fatto di pratiche amatorie, ma qual'è l'attinenza del suo commento con il tema del post? Bentornato all'autore.

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  3. Faccio ancora la stessa precisazione: questo non è un blog sull'erotismo ma un blog sull'utilizzo del mondo dei segni legati all'erotismo per finalità di profitto attraverso la pubblicità stradale. Quindi non è pertinente, almeno nella mia idea di blog, l'afflusso di vostre idee sul sesso. Molto più pertinente è l'uso dei commenti per dire cosa ne pensiate su questo tema. Mi interessa condividere con voi le riflessioni sullo sfruttamento ai fini commerciali del sesso "addosso" alla donna. Ma visto che stai parlando di sesso, paolo1984, aggiungi una tantum che non sono d'accordo nemmeno su questo: un uomo non ha nessun diritto di chiedere ma ha il dovere di capire se la donna che sta con lui in quel momento (o l'uomo) ha piacere, desiderio voglia di farlo. A volte anche dover dire di no è qualcosa di estremamente difficile. Quindi, dovere, non diritto.

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    1. anche una donna può chiedere un cunnilingus, non c'è nessuna violenza nell'atto di chiedere..poi è chiaro che la volontà del partner va sempre rispettata. Mi scuso per l'OT

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  4. E l azienda ci avverte anche che sono in edizione limitata!

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  5. Certo: pochi e buoni, solo per te consumatore extra. O consumatrice?????????

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  6. ma.... sei consapevole di avere un problema? alla faccia della malizia...

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  7. Perché non ti firmi? sono costretto a cancellare il tuo commento altrimenti. Cosa mi vuoi dire? a quale problema alludi? a quale malizia? di che cosa stai parlando?

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  8. Grazie per questo post.
    Conosci anche come questa azienda ha pubblicizzato i suoi prodotti?... da segnalare allo IAP! :
    https://www.facebook.com/pages/Sotto-Zero-Gelateria/218960841582369?ref=stream

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  9. Ciao Lorya, grazie per il commento. Come potrai scoprire leggendo le cose che pubblico, specialmente il mio libro, che io sono per il disconoscimento dello IAP come interlocutore per i consumatori e per l'istituzione di un'autorità pubblica che si occupi di sanzionare i responsabili di pubblicità violente. Questo, ovviamente, non significa che tu non sia libera di fare come credi, ma io non mi rivolgo mai allo IAP, dopo anni di brutte esperienze. Per questo riguarda quell'altra gelateria, non la conosco, ho visto il profilo mi sembrano beceri.
    ciao Ico

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  10. Anch'io vorrei un'autorità pubblica che sanzionasse le pubblicità sessiste, misogine, violente, etc. etc. Anzi, gradirei che ci fosse un filtro "a monte" di ciò che può essere pubblicizzato con un cartellone invasivo dello spazio comune: come accade, per es., in Spagna. Legittima difesa della cittadinanza, che non ha niente a che vedere con la "censura", anche e soprattutto perché sono coloro che occupano lo spazio fisico e visivo comune ad imporre la loro visione del mondo: gradirei per lo meno che tale visione non fosse troppo conflittuale con le regole civili che ci diamo.

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  11. Siamo allora d'accordo sull'autorità pubblica. Il difficile – e io non so se perseguirei questa strada – è stabilire delle regole a monte. Come sai io studio la pubblicità violenta da tanto tempo e mi vedrei male a stilare queste regole: cosa è lesivo veramente per tutta la cittadinanza? le persone per strada capiscono la differenza che esiste tra un'immagine e un'immagine per vendere? Vedere un gelato sotto una bocca è violento? se leggi il post di Loryan sono io il malato… Quindi non sarebbe molto facile, anzi direi impraticabile anche la regolamentazione preventiva. Ma poi, pensiamoci bene, cosa sarebbe questa regolamentazione preventiva? Sarebbe un manifesto dei diritti della persona e delle donne. E allora perché le aziende non le rispettano già? Io credo invece che sia importante – anche se di lunga portata – diffondere questa cultura dei diritti contro la violenza e colpire come consumatori e consumatrici le aziende che sviluppano queste linee pubblicitarie. facciamolo noi in prima persona, parliamone con i familiari, facciamo dei GRUPPI DI NON ACQUISTO e rendiamoli pubblici. Del tipo: le 873 studentesse del liceo Seneca di Bari non compreranno più mutande di xxxx. Gli impiegati di Alitalia non compreranno più valige di xxxx. ecc ecc.
    Sono molto solidale con te anche su tema dell'invasione degli spazi pubblici. È un'intollerabile forma di inquinamento. In ogni caso, i tempi lunghi sono necessari, non si possono immaginare scorciatoie per processi ultra trentennali e, per certi versi, millenari. Prima si parte prima si arriva. Ciao e grazie Ico

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  12. I GRUPPI DI NON ACQUISTO mi sembra un'ottima idea.

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  13. Se le tenessero in casa, 'ste pubblicità penose. Invece no, e, studiando io a Milano, ovunque vada me le ritrovo davanti, queste bocche così assetate di "gelato". Sono stufa, in primis del fatto che questa gente faccia passare il messaggio che per una donna (scusate) succhiare un cazzo sia piacevole come mangiare un gelato, e poi anche perché vedo sempre e solo immagini ad uso e consumo del popolo maschile. Non so, non lo sanno che anche noialtre gradiremmo vedere qualche addominale ogni tanto? Così, tanto per pareggiare.

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